mercoledì 15 maggio 2013

AGRICOLTURA BIOLOGICA: LOTTA CONTRO LA PRODUZIONE DI CO2


Notizie recenti danno risalto al fatto che l'agricoltura biologica, più attenta alla natura nel suo aspetto più ampio e profondo, può diventare un valido mezzo nella lotta contro il cambiamento climatico in quanto è grado di combattere immissioni di gas serra cinque volte superiori a quelle proporzionalmente immagazzinabili da un bosco del nostro Paese. 

Basta coltivare i suoli a agricoltura biologica per ottenere una considerevole cattura di anidride carbonica da stoccare sotto terra. Questa soluzione si rende necessaria perché l’agricoltura industriale è una delle fonti di inquinamento principale sul Pianeta assieme alle industrie e alle autovetture.

In pratica, come sottolineato da un recente studio, se tutti i suoli fossero coltivati a agricoltura biologica si ridurrebbero le emissioni di CO2 del 23% in Europa e del 36% negli Stati Uniti per un valore di riduzione pari al 13% delle emissioni globali ossia la quota necessaria di riduzione delle emissioni fissata per il 2030.



Il risultato che getta più luce sul sistema di coltivazione biologico arriva dalle ricerche condotte da Andreas Gattinger dell’Istituto di ricerca dell’agricoltura biologica FiBL Svizzera, che ha analizzato 74 studi pubblicati in tutto il mondo e che ha dimostrato che gli stock di carbonio nei suoli sono più alti se coltivati secondo gli standard biologici e pari a una media di 3,5 tonnellate per ettaro. Attraverso l’analisi di altri 20 studi i ricercatori sono stati in grado di calcolare, che i terreni coltivati a biologico immagazzinano fino a 450 kg di carbonio atmosferico in più per ettaro all’anno. Una più alta percentuale di carbonio è stata rilevata in aziende che non avevano usato concime esterno. Ciò dimostra che l’accumulo humus è legato alla cattura della CO2.

L’anidride carbonica è un gas serra la cui concentrazione è in aumento in atmosfera ed è considerata tra i gas responsabili del riscaldamento globale. Lo studio di recente pubblicazione ha confermato il grande potenziale dell’agricoltura biologica come sistema di gestione del clima attraverso il controllo delle emissioni in agricoltura. I ricercatori sottolineano che ridurre la produzione di CO2 sia solo una parte delle misure necessarie per la diminuzione delle emissioni di gas a effetto serra attuabili in agricoltura.


Per sensibilizzare anche il pubblico dei consumatori alcune associazioni hanno messo a punto dei programmi informativi per comunicare i costi ambientali e il peso ecologico in termini di CO2 dei prodotti e della loro coltivazione.

L'interesse per queste scoperte ha sensibilizzato anche le istituzioni nazionali. Si sono svolti diversi tavoli sul tema per riuscire a coordinare staff tecnici e scientifici al fine di promuovere politiche su scala nazionale, da inserire anche nei quadri internazionali.



L’agricoltura biologica si presenta quindi, come giusta via per la riduzione delle emissioni di Co2. 
L’Italia si è impegnata a ridurre di trentaquattro milioni di tonnellate all’anno le emissioni di Co2.




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