giovedì 18 luglio 2013

PERCHE’ BIO E’ MEGLIO!!!



Tutt'altro che ‘’primitiva’’, l’agricoltura biologica è un sistema flessibile ed efficiente che sfrutta al massimo le risorse naturali e dell’ambiente, offrendo anche interessanti opportunità di ricostruzione della fascia sociale legata al territorio. Chi coltiva biologico ha l’opportunità e il compito di essere preparato e attento sì, alla natura e alla tradizione, ma anche alle innovazioni tecniche e scientifiche, per sviluppare in modo sano e duraturo le potenzialità di un sistema di agricoltura veramente ‘’globale’’.

Il Biologico non va inteso come una moda, ma piuttosto come una scelta e una volontà di ritornare alle sane abitudini di una volta quando si consumavano prodotti di stagione e si rispettava la loro natura senza l’impiego di sostanze chimiche che ‘’drogano’’ i prodotti, inquinano l’ambiente e avvelenano animali ed insetti. L’obiettivo è quindi ridurre l’impatto ambientale per garantire un futuro alle prossime generazioni.

I prodotti della terra coltivati in modo naturale , oltre a  non contenere veleni , hanno proprietà nutrizionali decisamente superiori ai prodotti tradizionali, in quanto più ricchi di sali minerali e vitamine. Coloro che criticano i costi spesso più elevati, dovrebbero quindi fare una valutazione più analitica dei pregi e dei difetti del tradizionale e del biologico, e considerare a parità di peso quale prodotto nutre di più e avvelena meno l’organismo.

Risparmiare nell'alimentazione, può quindi voler dire danneggiare la propria salute. Alla fine diventa una scelta di priorità, e se è vero che la salute non ha prezzo, è facile tirare le conclusioni.
La tutela della salute e l’attenzione per l’ambiente sono alla base dell’utilizzo dei cibi biologici. I prodotti biologici non contaminano la natura con additivi chimici o di sintesi ( utilizzando antiparassitari naturali come macerati di piante e arricchendo il terreno con letame o compost), non sfruttano intensivamente il bestiame, rispettano il ritmo delle stagioni e della rotazione dei terreni  e sono sottoposti al controllo finale di Enti di Certificazione. Insomma  ce n’è abbastanza da metterli in cima alle priorità d’acquisto al supermercato.

La varietà di prodotti è decisamente ampia: frutta e ortaggi, carne e pesce, latticini e uova, vino e miele, zucchero e cacao, pasta e riso, caffè e tè, dolci e snack, olii e condimenti.

LA CARTA D’IDENTITA’ DEL PRODOTTO
L’etichetta è la carta d’identità del prodotto, una guida fondamentale per il mangiar sano.
La normativa di base è il decreto legislativo n. 109 del 27/01/1992 (in attuazione delle direttive europee 89/395/CEE e 89/396/CEE, che sarà gradualmente sostituito dal nuovo regolamento UE n. 1169 del 22 novembre 2011). Salvo pochi casi particolari, gli alimenti devono riportare alcune indicazioni fondamentali: denominazione del prodotto, elenco degli ingredienti, quantità netta, termine minimo di conservazione  o data di scadenza, azienda produttrice/distributrice, lotto di produzione, modalità di conservazione. Entro un paio d’anni sarà obbligatorio inserire la tabella nutrizionale, ora facoltativa.
Per i prodotti biologici c’è di più. In etichetta deve comparire il logo biologico dell’Unione europea, con i codici che identificano l’organismo di controllo e l’azienda. Altro obbligo è quello di dichiarare la provenienza degli ingredienti con l’espressione “Agricoltura UE” o “non UE”. I prodotti biodinamici sono sottoposti agli stessi controlli; la presenza del marchio Demeter garantisce l’origine biodinamica di ingredienti e prodotti.












Articolo tratto dal mensile “Super affari”.

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