Perchè produrre olio biologico?
E’ ormai accertato che l’olio extravergine d’oliva
faccia bene alla salute. La scienza conferma che molte sostanze sono importanti per la salute dell’uomo (ad esempio
acido oleico e polifenoli).
Ed è proprio per questo motivo che è estremamente
importante che l’olio non venga contaminato da pesticidi, concimi chimici ed
ormoni. Molti degli antiparassitari usati contro la mosca dell’ulivo vicino al
periodo della raccolta, passano direttamente dall’oliva all’olio ed infine ce li
ritroviamo nei nostri piatti.
L’agricoltura biologica vuole evitare tutto ciò, eliminando
le sostanze chimiche impiegate per nutrire le piante e per difenderle dai
parassiti, sostituendole con sostanze naturali.
Per potersi definire biologico un olio deve rispettare
regole precise, che interessano tutti passaggi che servono per produrlo, dalla
coltivazione degli ulivi fino all’imbottigliamento dell’olio.
Anche la coltivazione avviene in modo naturale, cioè senza utilizzo di
fertilizzanti chimici e pesticidi. Inoltre, al frantoio le olive biologiche seguono un
percorso separato da quelle non biologiche ed anche la fase finale di imbottigliamento
ed etichettatura è regolata da norme ben precise.
I controlli dell’Ente di certificazione fa sopralluoghi periodici sul terreno e, con analisi di
laboratorio, controlla che non vengano utilizzati prodotti chimici. Se tutto corrisponde ai criteri richiesti, l’ente rilascia al produttore la certificazione. Poi i controlli si spostano al frantoio ed infine
all’imbottigliamento.
L’olio biologico costa in genere un po’ di più perché
seguire tutte le regole dell’agricoltura biologica significa produrre meno e
sostenere maggiori spese.
Consumare prodotti
biologici vuol dire prima di tutto far bene a noi stessi, ma è anche un investimento per il futuro, per
lasciare in eredità alle future generazioni un' agricoltura più pulita e sicura!
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